Sileoni, 'conto corrente è risparmio, sia remunerato'
Segretario Fabi, 'non può essere solo strumento di pagamento'
«Gli sforzi che fa un correntista a non veder remunerato il proprio risparmio sono ancora più grandi per le famiglie che vivono al Sud, già colpite dalla sperequazione lavorativa ed economica. I troppi soldi che dormono in banca rappresentano una parte importante della ricchezza del Paese e un guadagno indiretto per gli istituti di credito". Così il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni commenta l'ultimo rapporto del sindacato sui conti correnti. " Di fronte a cifre così importanti, il conto corrente remunerato potrebbe rappresentare un fattore di attrattività per le banche ma se continua ad essere considerata solo come un costo, chi ci perde non sono solo la clientela e il fisco". "Di là dai tassi non omogenei su base territoriale, è opportuno ribadire che il conto corrente non è solo uno strumento di servizio, per gestire incassi e pagamenti, ma rappresenta, da sempre, anche una forma di risparmio e come tale andrebbe adeguatamente remunerata da parte delle banche che, invece, hanno alzato in maniera più apprezzabile solo i tassi sui depositi vincolati o a durata prestabilita dove, però, ci sono solo circa 300 miliardi di euro, molto meno dei 1.100 miliardi dei conti correnti", aggiunge Sileoni.
E.M.Filippelli--PV