Atm, 2023 in pareggio grazie alle attività all'estero
Ok dei soci al bilancio. Sul mol pesa il costo dell'energia
Il gruppo Atm chiude il bilancio 2023 in sostanziale pareggio, con un utile di 753mila euro "sostenuto dalle attività all'estero e dalle società controllate". L'assemblea degli azionisti ha approvato i conti, alla presenza dell'assessora alla mobilità Arianna Censi, in rappresentanza del socio unico Comune di Milano. "Le politiche industriali di ulteriore espansione nei mercati all'estero, affiancate da un'efficace gestione aziendale (con un generale efficientamento di tutti i processi), hanno permesso al gruppo di contenere la perdita della capogruppo Atm (11 milioni di euro)" sottolinea una nota e di "preservare la piena solidità aziendale del gruppo Atm e i piani di investimento emessi per i prossimi anni". Nello specifico, le attività all'estero, con la gestione dell'intera rete metropolitana di Copenaghen e la recente assegnazione del contratto per la metropolitana di Salonicco, rappresentano più del 10% degli 1,1 milioni di euro di ricavi, "con una marginalità rilevante a garantire la sostenibilità di tutto il gruppo". Il pareggio di bilancio è stato raggiunto anche grazie al contributo delle società controllate italiane, come Net, azienda che gestisce il trasporto nell'area di Monza e Brianza. A pesare sui conti (il 2022 si era chiuso con un utile di 15 milioni) sono "ancora le conseguenze della pandemia, in particolare per la contrazione del numero dei passeggeri, al quale si sono sovrapposti ulteriori elementi di sofferenza: dall'aumento dei prezzi dell'energia elettrica a un tasso di inflazione particolarmente elevato" spiega Atm. Migliorano nel complesso i ricavi, pari a 1.097 milioni di euro (+6 milioni rispetto al 2022) che risentono positivamente dei maggiori corrispettivi derivanti dai contratti di servizio di trasporto pubblico all'estero con le attività di Copenaghen e Salonicco, in Italia con i contratti gestione di M5 e M4, e dai maggiori introiti della controllata Net. A ciò si aggiunge un incremento dei ricavi generati dai servizi accessori e complementari al contratto di servizio di trasporto pubblico locale quali sosta, parcheggi, rimozione auto e dei ricavi derivanti dalle attività commerciali. Sul profilo dei costi però, pari a 1.022 milioni si registra un incremento di 44 milioni quasi interamente attribuibili all'aumento del costo dell'energia. E così il margine operativo lordo è sceso a 75 milioni (-38 milioni rispetto al 2022).
R.Zaccone--PV