L'inflazione frena ma il carrello spesa in Italia non si riempie
NielsenIQ, consumi in lieve crescita ma pesa la 'permacrisi'
Frena l'inflazione, si raffreddano i prezzi ma gli italiani ponderano il carrello della spesa nell'era permacrisi (la crisi permanente). E' quanto emerge dalla 39/a edizione de Linkontro, l'evento di riferimento nel mondo del largo consumo organizzato a Santa Margherita di Pula da NielsenIQ. Il barometro dei consumi combina i dati di NIQ e GfK per misurare il giro d'affari dei prodotti del largo consumo, dei beni tecnologici e durevoli acquistati negli store in Italia. Nel Paese, la spesa dei consumatori per i prodotti di largo consumo (Fmcg) e per i beni tecnologici e durevoli (T&D), nei primi tre mesi del 2024 registra un lieve incremento delle vendite dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo un fatturato complessivo di 45,8 miliardi di euro. L'andamento è stato determinato dai cambiamenti nelle scelte di consumo degli italiani e la decelerazione - rispetto al 2023 - appare più evidente per il settore T&D in cui il rallentamento della domanda riguarda tutti i principali comparti. Nello specifico, nei primi tre mesi del 2024 nel largo consumo si è registrato un fatturato pari a 31 miliardi di euro. L'incremento a valore delle vendite del +3% - rispetto allo stesso trimestre del 2023 - indica che il settore continua il suo percorso di crescita anche se ad una velocità inferiore rispetto all'anno precedente (+9,5%), con un rallentamento determinato principalmente dalla discesa dei tassi di inflazione. In merito ai prodotti durevoli e tecnologici, dopo il calo registrato nel corso del 2023 (-1,1%), il mercato italiano ha iniziato l'anno con un ulteriore ribasso. Il primo trimestre del 2024 ha chiuso con un fatturato complessivo di 14,7 miliardi di euro, segnando una flessione del -3,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
C.Grillo--PV