Giorgetti, 'su Crt deciderò quando vedrò le carte'
A metà maggio i documenti al Mef, il 21 il nuovo presidente
"Cosa penso? Io penso solo quando conosco le carte che non sono ancora arrivate, anzi ci hanno chiesto una piccola proroga per consegnarle. Deciderò quando saprò". Il ministro dell'Economia e della Finanza, Giancarlo Giorgetti, non dice si più sulla possibilità di commissariamento della Fondazione Crt dopo le turbolenze delle ultime settimane. Il Mef aveva dato dieci giorni di tempo all'ente torinese per dare "un'adeguata informativa sui fatti", con riferimento al 'patto occulto' tra consiglieri denunciato dall'ex presidente Fabrizio Palenzona che si è dimesso il 23 aprile. Il collegio sindacale ha però chiesto una proroga di non meno di altri dieci giorni, quindi fino a metà maggio, perché considerando anche i giorni festivi, il tempo era troppo poco. Nei prossimi giorni saranno inviati documenti, verbali delle riunioni e valutazioni emerse negli ultimi consigli. "Mi sembra un atteggiamento prudente, molto serio da parte del ministro", commenta Giampiero Leo che è stato da poco confermato nel consiglio di indirizzo. "Mi sembra di cogliere tra molti colleghi l'auspicio che si individui per la presidenza una figura indipendente, con il profilo più alto possibile e e con una grande attenzione per il territorio. Ritengo che, pur con l'autonomia degli eletti prevista dallo Statuto, il dialogo con le istituzioni pubbliche debba essere assolutamente aperto e collaborativo", aggiunge Leo. Il tema non è stato affrontato con Giorgetti dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dal presidente della Regione Alberto Cirio. "Abbiamo parlato della fondazione Ai4Industry" risponde il governatore del Piemonte a chi gli chiede se la questione sia stata affrontata. Al centro dell'attenzione rimane la scelta del nuovo presidente della Crt che sarà nominato il 21 maggio. Intanto martedì 7 si insedierà il nuovo consiglio di indirizzo e si riunirà il consiglio di amministrazione. il 14 maggio il consiglio di indirizzo coopterà il consigliere mancante, portando così a 22 il numero dei membri come previsto dallo statuto dell'ente. Infine, il 21 maggio si terrà la riunione del consiglio di indirizzo nella quale sarà nominato il nuovo presidente della Fondazione. La lista dei nomi continua a essere ancora lunga e tra i nomi ci sono quelli di Michele Vietti, ex vicepresidente del Csm, di Domenico Siniscalco, ex ministro dell'Economia e di Anna Maria Poggi che arriva dall'Università ed è stata vicepresidente della Compagnia San Paolo. Qualcuno nei giorni scorsi ha fatto anche il nome dell'ex ministra Elsa Fornero.
S.Urciuoli--PV