Prete (Unioncamere), difficile trovare esperti in IA
Solo una impresa su 10 utilizza l'intelligenza artificiale
"Sul digitale delle imprese italiane hanno fatto passi da gigante, ma solo il 10% utilizza l'Intelligenza artificiale, mentre il 15% intende investire in questa tecnologia nei prossimi tre anni. Lo mostrano i dati sui 40mila test di autodiagnosi della maturità digitale, realizzati attraverso i Punti impresa digitale delle Camere di commercio. Resta però un problema: quello delle competenze dei lavoratori. Richieste lo scorso anno a più di 6 assunti su 10, sono considerate difficili da trovare nel 45,6% dei casi". Lo ha detto il presidente di Unioncamere, Andra Prete, intervenuto al Festival del Cambiamento organizzato dalla Camera di commercio della Venezia Giulia. "Per il sistema Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, oltre 2 milioni di assunzioni, pari al 37,1% del totale sono previste per figure professionali in possesso di competenze 4.0 - gestione di soluzioni innovative con tecnologie digitali robotiche, big analytics, internet of things ecc. Permane - ha proseguito Prete - un'elevata difficoltà di reperimento che supera il 45% per tutte le tipologie di competenza digitale richiesta". Ma oltre a rilanciare l'istruzione tecnica, per Prete "occorre affrontare la denatalità non risolvibile nel breve periodo". Intanto, però, "si può agire favorendo una immigrazione regolata che non dimentichi gli italiani di seconda o terza generazione nati e cresciuti all'estero o i 'cervelli' fuggiti all'estero perché non trovavano opportunità soddisfacenti in Italia", ha concluso.
H.Lagomarsino--PV