Pallade Veneta - Gli incassi delle multe stradali salgono del 7% nel 2023

Gli incassi delle multe stradali salgono del 7% nel 2023


Gli incassi delle multe stradali salgono del 7% nel 2023
Gli incassi delle multe stradali salgono del 7% nel 2023

Codacons, proventi a 585 milioni nelle 20 principali città

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Nel 2023 gli incassi dei principali Comuni italiani grazie alle multe stradali sono aumentati del +6,9% rispetto all'anno precedente (+37,7 milioni di euro), raggiungendo nelle 20 città più grandi d'Italia la cifra complessiva di 584,7 milioni di euro. Lo afferma il Codacons, che diffonde uno studio realizzato sulla rendicontazione pubblicata online dal ministero dell'Interno e basata sui dati che gli enti locali devono fornire entro il 31 maggio di ogni anno, riferiti alle somme effettivamente incassate dalle amministrazioni locali tramite le sanzioni stradali. "Ancora una volta la città italiana che detiene il primato sul fronte dei proventi è Roma, con oltre 172 milioni di euro nel 2023, in crescita del +29,7% sul 2022, seguita da Milano con 147 milioni di euro (-3% sul 2022). Più distanziate Firenze con 45 milioni e Bologna con 43 milioni - spiega il Codacons - La situazione cambia se si analizza l'andamento delle multe elevate tramite autovelox, apparecchi che hanno garantito lo scorso anno alle principali città entrate per complessivi 65 milioni di euro: in questo caso è Firenze la città con i maggiori incassi, pari a 18,7 milioni di euro, seguita da Milano (8,5 milioni), Roma (7,5 milioni) e Genova (5 milioni)". Potenza è la città che "registra la più forte crescita dei proventi derivanti da sanzioni stradali con un aumento del +110% in un solo anno", sottolinea il Codacons, precedendo Catanzaro (+41,8%), Venezia (+39,5%), Pescara (+32,8%). "A fronte di tali numeri imponenti non possiamo non chiederci che fine abbia fatto l'Osservatorio sulle multe stradali introdotto dal decreto legge P.a. bis del 2023: nonostante la crociata avviata dal Ministro Salvini contro autovelox e limiti di velocità, di tale Osservatorio, che fa capo proprio al Mit, non si è saputo più nulla", conclude il presidente Codacons, Carlo Rienzi.

F.M.Ferrentino--PV