Sì dai bondholder alla ristrutturazione del debito di Intrum
In ballo 5,2 miliardi. Non escluso il ricorso al Chapter 11
Intrum, il gruppo svedese di gestione del credito, ha ottenuto il sostegno degli obbligazionisti per avviare la ristrutturazione del debito da 58,4 miliardi di corone (quasi 5,2 miliardi di euro). Più del 66,7% dei bondholders ha sottoscritto un accordo di lock-up: è stata quindi superata la soglia che rende possibile attuare l'accordo. I creditori sono ora vincolati all'eventuale processo di ristrutturazione, qualunque forma esso assuma. Il percorso legale per attuare la ristrutturazione non è stato ancora deciso. Intrum ha dichiarato che concorderà "il processo più appropriato per garantire il successo dell'attuazione". Mentre una transazione consensuale richiederebbe il sostegno del 90% degli obbligazionisti, l'accordo potrebbe essere attuato anche attraverso un procedimento giudiziale che richiede soglie più basse, come lo schema di concordato del Regno Unito, che richiede il 75%, o il Chapter 11 degli Stati Uniti o il processo svedese, che richiedono solo il 66%.
N.Tartaglione--PV