Pallade Veneta - Borsa: l'Europa giù in attesa di Wall Street e dei dati Usa

Borsa: l'Europa giù in attesa di Wall Street e dei dati Usa


Borsa: l'Europa giù in attesa di Wall Street e dei dati Usa
Borsa: l'Europa giù in attesa di Wall Street e dei dati Usa

I bond salgono in vista del taglio dei tassi,risale il petrolio

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Le Borse europee restano affaticate in attesa dell'apertura di Wall Street, che i future danno in ribasso, e dei dati Usa sulle nuove offerte di lavoro (Jolts), antipasto di quelli che di domani e, soprattutto, venerdì sull'occupazione americana. Parigi guida i ribassi (-1%), appesantita dalle vendite sul comparto della moda (-3,2% l'indice Stoxx di settore), che risente dei timori sulla crescita in Cina. Deboli anche Francoforte (-0,8%), Londra (-0,5%) e Milano (-0,4%), con i titoli tecnologici che continuano a restare sotto pressione dopo il crollo di Nvidia, su cui si sta accendendo il faro dell'Antitrust americano, e il nervosismo degli investitori sulle prospettive dell'intelligenza artificiale. Gli indici Pmi dell'eurozona, in crescita ad agosto, non bastano ai mercati che cercano conferme dai dati in arrivo dagli Usa - oggi sono attesi ordini di fabbrica e beni durevoli e il Beige Book della Fed - sul fatto che l'economia a stelle e strisce non corra il rischio di schiantarsi. I timori sull'economia pesano anche sul petrolio, che inverte la rotta e torna a salire solo dopo che è trapelata la possibilità che l'Opec+ rinvii l'aumento della produzione di 180 mila barili al giorno previsto per ottobre. Il Wti (+0,8%) riaggancia così la soglia dei 70 dollari al barile, risalendo dai minimi dallo scorso dicembre. L'attesa per un taglio dei tassi da parte della Bce e della Fed - cementato dalle dichiarazioni di alcuni componenti del board di Francoforte, tra cui l'italiano Piero Cipollone - sostiene i titoli di Stato, i cui rendimenti sono in calo: il Btp cede 5 punti base al 3,68% mentre lo spread con il Bund è poco mosso a 146 punti base. A Piazza Affari scivolano Moncler (-3,5%), Stm (-2,9%), Amplifon (-2,6%), Interpump (-2,2%) e Prysmian (-1,6%) mentre avanzano Saipem (+2,5%), la Popolare di Sondrio (+1,3%), Mediolanum (+1%) e Tim (+0,9%).

G.Riotto--PV