Pallade Veneta - Aston Martin taglia le stime e crolla in Borsa (-20%)

Aston Martin taglia le stime e crolla in Borsa (-20%)


Aston Martin taglia le stime e crolla in Borsa (-20%)
Aston Martin taglia le stime e crolla in Borsa (-20%)

Taglia i volumi mille unità, pesano la Cina e la supply chian

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Aston Martin taglia le stime 2024, confermando le difficoltà in cui si dibatte il mercato dell'auto, e crolla alla Borsa di Londra, dove perde il 20% a 1,28 sterline. Il produttore di auto di lusso britannico si attende un calo dei volumi all'ingrosso "di circa 1.000 unità per far fronte all'interruzione della catena di approvvigionamento e alla continua debolezza macroeconomica in Cina". Aston Martin, che lamenta "un numero crescente di ritardi nella consegna di componenti" da parte dei suoi fornitori, prevede quindi di conseguire nel 2024 un ebitda rettificato "leggermente inferiore" a quello del 2023 e flussi di cassa negativi anche nel secondo semestre mentre "rimane concentrata" sul conseguimento dei target 2025, per ora non ritoccati. L'aggiornamento della guidance prevede volumi in diminuzione 'high single digit', cioè con un calo tendente al 10%, a fronte delle precedente previsione di una crescita 'high single digit', mentre il margine lordo non sarà più di "circa" il 40% ma "leggermente inferiore" al 40%. Il margine di ebitda sarà 'high teen's percentage', quindi superiore al 15% mentre in precedenza era atteso 'low 20%', quindi appena sotto il 20%. Il flusso di cassa libero del secondo semestre 2024, "sebbene sostanzialmente migliorato rispetto al primo semestre 2024" resterà "negativo". "Dopo aver lavorato con l'azienda per un mese, sono ancora più convinto di prima del suo potenziale di crescita. Il team di Aston Martin ha svolto un lavoro eccezionale nel lanciare una gamma di veicoli completamente rinnovata negli ultimi 18 mesi", ha dichiarato il ceo Adrian Hallmark. Tuttavia "dobbiamo intraprendere azioni decisive per adeguare i nostri volumi di produzione per il 2024" alla luce delle "interruzione delle forniture, del debole contesto macroeconomico in Cina" e della decisione di "riallineare strategicamente i nostri piani di produzione per ottimizzare l'efficienza e raggiungere una cadenza di consegna più equilibrata in futuro."

M.Jacobucci--PV