Borsa: Milano cede lo 0,25%, il mini-greggio frena Eni e Saipem
Olidata e Digital Value cedono oltre il 10% dopo perquisizioni
Si conferma in calo Piazza Affari a fine mattinata, con l'indice Ftse Mib in ribasso dello 0,25% a 34.595 punti e lo spread tra Btp e Bund tedeschi in calo a 125 punti. Scende di 6,6 punti il rendimento annuo italiano al 3,48%, di 4,5 punti al 2,22% quello tedesco e di 6,2 punti al 2,97% quello francese. Il forte calo del greggio per il mancato attacco di Israele agli impianti dell'Iran (Wti -4,96% a 70,19 dollari al barile e Brent -4,78% a 73,77 dollari al barile) pesa su Eni (-2,81%), Saipem (-2,62%) e Tenaris (-1,73%). Sotto pressione anche Pirelli (-1,53%), Cucinelli (-1,32%) ed Mps (-1,24%). Più caute Popolare Sondrio (-0,9%), Intesa (-0,28%) e Bper (-0,1%). In lieve rialzo Unicredit (+0,07%), mentre si evidenzia Banco Bpm (+1,06%), spinta dalla raccomandazione d'acquisto di Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo del 19% a 7,4 euro. In luce Tim (+1,87%) in una giornata propizia per il settore delle Tlc in Europa, mentre proseguono gli acquisti su A2a (+0,89%), Terna (+0,85%), Prysmian (+0,6%), Campari (+0,48%), Enel (+0,49%), e Italgas (+0,43%). Gira in calo Ferrari (-0,18%), si conferma debole Stellantis (-1,01%) e tende alla parità Iveco (-0,09%). Torna positiva Leonardo (+0,2%), mentre, tra i titoli a minor capitalizzazione si segnala il balzo di Bioera (+3,9%) e lo scivolone di Olidata (-11,11%) e Digital Value (-10,46%) a seguito delle perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi di Roma per presunte irregolarità in gare d'appalto di Sogei (ministero dell'Economia), dei ministeri dell'Interno e della Difesa e dallo Stato Maggiore.
A.Tucciarone--PV