Pallade Veneta - Dalla Ia un aiuto per la diagnosi precoce dell'autismo

Dalla Ia un aiuto per la diagnosi precoce dell'autismo


Dalla Ia un aiuto per la diagnosi precoce dell'autismo
Dalla Ia un aiuto per la diagnosi precoce dell'autismo

80% di successo nei bambini sotto i 2 anni

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Riconoscere in modo precoce l'autismo nei bambini analizzando parametri facili da ottenere, come l'età del primo sorriso e delle prime frasi o disturbi alimentari: è possibile con l'aiuto del modello di Intelligenza Artificiale chiamato AutMedAI, che ha dimostrato di avere una precisione dell'80% nei bambini sotto i 2 anni. Lo indica la ricerca condotta da Kristiina Tammimies, dell'Istituto Karolinska in Svezia, pubblicata sulla rivista Jama Network Open. "I risultati dello studio sono significativi perché, a partire da informazioni relativamente limitate e facilmente disponibili, dimostrano che è possibile identificare gli individui che hanno probabilità di avere l'autismo", ha detto il primo autore dello studio Shyam Rajagopalan, ricercatore dell'Istituto di Bioinformatica e Tecnologie applicate in India e affiliato del Karolinska. I risultati si basano sull'analisi di circa 30mila individui con e senza disturbi dello spettro autistico. Su questa base, analizzando una combinazione di 28 parametri, i ricercatori hanno sviluppato quattro modelli di apprendimento automatico per identificare schemi nei dati e tra i vari modelli. Il migliore si è dimostrato essere AutMedAI, che ha sfruttato dati ottenuti già prima che i bambini compissero due anni e senza utilizzare valutazioni approfondite e test medici, ossia parametri come l'età del primo sorriso, la prima frase breve o la presenza di difficoltà alimentari. Secondo i ricercatori, una diagnosi precoce è fondamentale per poi implementare interventi efficaci che possano aiutare i bambini con autismo a svilupparsi in modo ottimale: "può cambiare drasticamente le condizioni per la diagnosi precoce e gli interventi e, in definitiva, migliorare la qualità della vita per molti individui e le loro famiglie", ha aggiunto Rajagopalan. Il prossimo passo dello studio sarà quello di migliorare la precisione dello strumento e includere nuove tipologie di parametri più specifici, tra cui informazioni genetiche.

A.Rispoli--PV