Ok Ue a vaccino contro virus respiratorio sinciziale per over 50
Arexvy aiuterà prevenzione malattia in fascia di maggior rischio
La Commissione europea autorizza Arexvy, il primo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) per adulti di età compresa tra 50 e 59 anni a rischio aumentato di malattia. L'approvazione, supportata da risultati positivi di uno studio di fase III che ha valutato la risposta immunitaria e la sicurezza del vaccino, pone le basi per proteggere questa popolazione per la prima volta, aiutando nella prevenzione della malattia delle basse vie respiratorie. Si stima infatti che sono circa 20 milioni gli adulti in questa fascia di età, in 30 paesi europei, che abbiano una condizione medica tale da aumentare il rischio di malattia da Rsv. Tra questi, pazienti con condizioni mediche di base come broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), asma, insufficienza cardiaca e diabete, a maggior rischio di gravi conseguenze da un'infezione da Rsv rispetto a quelli senza queste condizioni. Il Rsv può infatti portare a polmonite, ospedalizzazione o morte. "Ci sono molti pazienti nella fascia di età 50-59 anni che vivono con determinate condizioni mediche di base e con un rischio aumentato di grave infezione da Rsv - spiega Tino F. Schwarz, responsabile del centro vaccinazioni del Klinikum Würzburg Mitte - Questi pazienti probabilmente trarranno beneficio dall'estensione dell'indicazione di età del vaccino Rsv, contribuendo a ridurre il peso della malattia delle Lrtd associate a Rsv. Spero che i Nitag in Europa adattino rapidamente l'indicazione della vaccinazione Rsv per includere questi pazienti". Oltre alle approvazioni negli Stati Uniti e in Europa, Gsk ha anche presentato richieste regolatorie per estendere l'uso di questo vaccino anche in Giappone e in altre aree geografiche con decisioni regolatorie in fase di revisione. Per Tony Wood, Chief Scientific Officer, Gsk, "L'approvazione odierna riflette l'importanza di estendere i benefici dell'immunizzazione Rsv agli adulti di età compresa tra 50 e 59 anni che sono a maggior rischio. L'infezione da RSV può avere un impatto significativo sulla salute degli anziani e in particolare di coloro che soffrono di determinate condizioni mediche preesistenti, il che può aumentare la pressione sui sistemi sanitari", conclude.
M.Romero--PV