Pallade Veneta - Dimezzate in 15 anni le iscrizioni al test per infermieri

Dimezzate in 15 anni le iscrizioni al test per infermieri


Dimezzate in 15 anni le iscrizioni al test per infermieri

Nursing up: "Passate da 46mila del 2010 a 21mila del 2024"

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Sono 21.250 gli studenti italiani che hanno affrontato i test per accedere ai corsi di laurea in infermieristica. Anche se i posti disponibili sono 20.435, in lieve aumento rispetto alo scorso anno, secondo la categoria non c'è da stare sereni. Le iscrizioni, infatti, sono ancora una volta in calo: nel 2023 ci sono state 23.627 iscrizioni a fronte di 20.337 posti disponibili. Nel 2024, invece, solo 21.250 iscrizioni (a fronte dei già citati 20.435 posti disponibili). Numeri che risultano addirittura dimezzati se confrontati con quelli del 2010, quando si contavano ben 46.281 iscrizioni ai test. A denunciare una decrescita evidente e pericolosa è il sindacato Nursing up. Non è difficile capire come mai la professione dell'infermiere non sia più così tanto nelle preferenze dei giovani. "In Italia il personale infermieristico - spiega Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up - è sottopagato e, in proporzione rispetto ad altri Paesi, è anche numericamente tra i più deficitari. Questo si traduce in aumento del carico di lavoro sui singoli". Rispetto a 15 anni fa è "mutato il contesto", continua De Palma, a causa degli "irrisolti e gravosi deficit che attanagliano il nostro Sistema Sanitario" con "retribuzioni poco dignitose e non al passo con l'elevato costo della vita, aggressioni e violenze quotidiane che almeno 1 infermiere su 3 ha subito in carriera, turni massacranti legati alla disorganizzazione e a organici ridotti all'osso, scarse prospettive di carriera e malattie professionali in aumento". In questo contesto, prosegue, "è paradossale, che ministero e Regioni possano pensare di risolvere la situazione inventandosi figure come quella dell'Assistente Infermiere". Le speranze della categoria, conclude De Palma, "sono legate alla Missione 6 del Pnrr, la cui scadenza del 31 dicembre 2026, con la previsione di attivare 1.038 case della comunità, sarà indispensabile trovare nuovo personale per queste strutture".

I.Saccomanno--PV