Pallade Veneta - Psoriasi, ok alla rimborsabilità per una nuova terapia orale

Psoriasi, ok alla rimborsabilità per una nuova terapia orale


Psoriasi, ok alla rimborsabilità per una nuova terapia orale
Psoriasi, ok alla rimborsabilità per una nuova terapia orale

Colpiti in 500mila, il farmaco è per forme moderate e severe

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Via libera dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) alla rimborsabilità di una nuova terapia orale per la psoriasi in forma moderata o severa, patologia cronica della pelle che colpisce più di 500mila persone in Italia. Da oggi i pazienti che falliscono la terapia convenzionale possono usufruire di un trattamento basato su un meccanismo d'azione innovativo che permette di raggiungere efficacia e sicurezza nel tempo. Oltre un milione e mezzo di persone solo in Italia sono colpite da psoriasi (di cui 500 mila in forma da moderata a severa). "Si manifesta - spiega Antonio Costanzo, ordinario di Dermatologia e Direttore dell'Uoc di Dermatologia presso Irccs Istituto Clinico Humanitas Rozzano, Milano - con placche arrossate e squamose distribuite su gomiti, ginocchia, mani, piedi, cuoio capelluto e anche orecchie. A causarla è un'anomala attivazione del sistema immunitario che si traduce in un'infiammazione cutanea e eccessiva proliferazione delle cellule dell'epidermide". Le persone che ne soffrono tendono a limitare i contatti sociali, osserva Valeria Corazza, presidente dell'associazione di pazienti Apiafco, "in quanto i sintomi sono molto visibili e provocano vergogna e frustrazione". Deucravacitinib è un farmaco first-in-class inibitore orale della tirosin-chinasi 2 ed è il primo di una nuova classe di 'piccole molecole'. Agisce selettivamente, inibendo la segnalazione dell'interleuchina-23, dell'interleuchina-12 e degli interferoni di tipo I, ovvero citochine che hanno un ruolo importante nella patogenesi della psoriasi e di altre malattie immunomediate. La nuova terapia orale ha dimostrato una risposta duratura nel tempo mantenendo e migliorando l'efficacia di molteplici indicatori e tassi di risposta mantenuti fino a 4 anni in pazienti trattati continuativamente grazie ha un meccanismo d'azione a largo spettro. "Infatti non svolge un'inibizione selettiva su un'unica molecola - aggiunge Maria Concetta Fargnoli, ordinaria di Dermatologia e Venereologia presso l'Università dell'Aquila - ma può modulare contemporaneamente più citochine coinvolte. Inoltre, è maneggevole grazie alla somministrazione orale una sola volta al giorno. Non presenta interazioni farmacologiche e può essere assunto con o senza cibo". "Accogliamo con soddisfazione la decisione di Aifa - conclude Cosimo Paga, executive country medical director, Bristol Myers Squibb - e non ci fermiamo qui, ma continuiamo il nostro impegno in immunologia studiando deucravacitinib in diverse altre indicazioni come l'artrite psoriasica o la sindrome di Sjogren".

F.M.Ferrentino--PV