Pallade Veneta - Sindacato Anaao,medici italiani quartultimi in Ue per busta paga

Sindacato Anaao,medici italiani quartultimi in Ue per busta paga


Sindacato Anaao,medici italiani quartultimi in Ue per busta paga

Solo a fine carriera guadagnano come i colleghi europei

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"Lo stipendio dei medici corretto in base il costo della vita ci vede al quarto ultimo posto in Europa" con "uno stipendio medio mensile di circa 2.500 euro a inizio carriera" e "una reperibilità pagata pochissimo", a fronte di un lavoro usurante da tanti punti di vista. In pratica "siamo messi maluccio, gli stipendi vanno aumentati in maniera coraggiosa". Lo ha detto Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, a margine dell'assemblea della Federazione europea dei medici dipendenti (Fems). L'incontro vede riunite 13 nazioni europee e 18 federazioni e sigle sindacali in una due giorni in cui sono stati messi a confronto i vari problemi che affliggono, non solo il nostro Paese in ambito sanitario, ma tutta l'Europa. "Abbiamo notato - precisa Di Silverio - una omogeneità di difficoltà inerenti le condizioni di lavoro, che sono pessime ovunque, dimostrando che non è solo una questione di soldi, ma di saper organizzare il lavoro". Tuttavia, se altrove le cose non vanno benissimo, vanno comunque meglio che da noi. "In Europa entri in ospedale con una busta paga di almeno 1.200 euro in più che da noi. Quindi per 10-15 anni l'aumento è del 10% annuo perché c'è una carriera molto più veloce e raggiungere il massimo dello stipendio ci metti 5-6 anni. In Italia, invece, lo stipendio del giovane medico all'anno è di 50.000 euro lordi, ovvero 2500-2600 al mese. E per far carriera ne servono almeno 20. Chi guadagna ai livelli di un collega europeo è uno che andrà in pensione tra 4-5 anni, ma gli altri guadagnano quasi la metà". Altre differenze rispetto agli altri Paesi europei riguardano l'organizzazione del lavoro. "In Europa - spiega Di Silverio - se sono a disposizione del mio datore di lavoro, sto lavorando; in Italia, no. Abbiamo un istituto che si chiama reperibilità per il quale devo essere a disposizione del datore di lavoro, ma vengo retribuito con 10 euro lorde l'ora. In Europa sei a disposizione, vieni pagato come se stessi al lavoro". Non basta solo aumentare gli stipendi. "I giovani, in particolare, - conclude - hanno bisogno di una visione del lavoro più flessibile e di condizioni di lavoro migliori".

H.Lagomarsino--PV