Mpox, l'epidemia in Africa non si spegne
17 mila casi e oltre 300 morti nelle ultime 6 settimane
In Africa non si arresta l'epidemia di mpox (già noto come vaiolo delle scimmie). Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle ultime 6 settimane si sono verificati più di 17 mila casi tra confermati e sospetti. Sono 306, invece, i decessi; tutti tra persone con sospetta infezione. L'epicentro dei contagi continua a essere la Repubblica Democratica del Congo: nel Paese, dal 26 agosto al 6 ottobre, sono stati confermati 1.322 casi a cui se ne aggiungono 11.654 sospetti. Crescono i contagi anche in Burundi, con 756 casi confermati. Intanto, si allunga il numero di Paesi colpiti dal virus: la scorsa settimana è stato riportato il primo caso in Zambia. Si tratta di un camionista, di nazionalità tanzaniana di 32 anni che era entrato in Zambia a fine agosto. Non è ancora chiara la fonte del contagio. Ieri, anche lo Zimbabwe ha annunciato i primi due casi: un bambino di 11 anni che si era recato in Sudafrica e un giovane di 24 anni che aveva trascorso un periodo in Tanzania. Dall'inizio dell'anno, in Africa, si contano circa 44 mila casi e 1.030 decessi (998 dei quali in persone in cui l'infezione non è state confermata). La capacità diagnostica è al momento una della principali criticità, soprattutto in Repubblica Democratica del Congo: l'Oms stima che dall'inizio dell'anno solo il 41% dei casi sospetti sia stato sottoposto a test diagnostici.
C.Conti--PV