Morbillo, 935 casi quest'anno. Incidenza maggiore negli under 4
74,8 casi per milione tra i più piccoli. L'età mediana è 30 anni
In Italia sono stati notificati 935 casi di morbillo dal 1 gennaio al 31 ottobre 2024. Oltre la metà dei casi, il 52,8%, sono adolescenti o giovani adulti, ma l'incidenza più elevata si ha nei bambini sotto i 4 anni. In quelli sotto un anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati, sono stati segnalati 45 casi. Lo afferma l'ultimo aggiornamento del bollettino della sorveglianza su morbillo e rosolia dell'Istituto superiore di sanità, che registra in Abruzzo l'incidenza più elevata da inizio anno con 42,5 casi per milione di abitanti. L'età mediana dei casi segnalati è pari a 30 anni, con il 23,4% superiore ai 40. Nella fascia 0-4 anni, si legge nel bollettino, l'incidenza è stata più alta: 74,8 casi per milione, contro i 21 della fascia 5-14, i 38,3 in quella 15-39, gli 11,7 tra i 40-64enni e gli 0,3 negli over65. Lo stato vaccinale è noto per 871 casi (93,2%), di cui 783 (89,9%) erano non vaccinati al momento del contagio, 49 (5,6%) erano vaccinati con una sola dose, e 32 (3,7%) vaccinati con due dosi. Per i rimanenti sette casi (0,8%) non era noto il numero di dosi effettuate. Tra i casi segnalati, 74 sono operatori sanitari, di cui 54 non vaccinati mentre le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi, polmonite e un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Segnalati nello stesso periodo anche 2 casi di rosolia, classificati come possibili. "La maggior parte dei casi segnalati nel periodo 1° gennaio 2024 - 31 ottobre 2024 si è verificata in persone non vaccinate o vaccinate con una sola dose, e oltre la metà dei casi sono adolescenti e giovani adulti", riportano gli autori del bollettino. "Vaccinarsi è l'unico modo per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze (es. polmonite in un caso su 20, encefalite in un caso su 1.000, 1-2 decessi ogni 1.000 casi di morbillo). Due dosi di vaccino hanno una efficacia di circa il 97%". Per interrompere la trasmissione sono necessarie coperture vaccinali maggiori del 95% per due dosi di vaccino, continuano, evidenziando tuttavia come "in Italia gli ultimi dati di Cv (copertura vaccinale, ndr) disponibili sono relativi al 2022 e indicano, a livello nazionale, una Cv pari al 94,4% per la prima dose di vaccino nei bambini di 24 mesi di età, e una Cv pari a 85,1% per la seconda dose a 5-6 anni di età".
T.Galgano--PV