Pallade Veneta - Funziona nei topi un nuovo contraccettivo maschile reversibile

Funziona nei topi un nuovo contraccettivo maschile reversibile


Funziona nei topi un nuovo contraccettivo maschile reversibile
Funziona nei topi un nuovo contraccettivo maschile reversibile

Blocca una proteina essenziale per la fertilità anche nell'uomo

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Si è dimostrato efficace nei topi un nuovo tipo di contraccettivo maschile che non coinvolge gli ormoni ed è reversibile: gli animali hanno recuperato del tutto la fertilità subito dopo la sospensione del trattamento, senza mostrare altri effetti collaterali. Il contraccettivo, che prende di mira una proteina essenziale per la fertilità maschile anche nell'uomo, è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori guidato dal College di Medicina Baylor di Houston, che hanno pubblicato i risultati ottenuti sulla rivista Science. Saranno necessari ulteriori studi approfonditi per dimostrare l'efficacia e valutare i possibili effetti a lungo termine associati ad un uso prolungato, ma i primi dati ottenuti sono promettenti. Negli ultimi decenni i progressi nel campo della contraccezione sono stati molto limitati, in particolare per gli uomini. Attualmente non esistono contraccettivi orali maschili efficaci, e sebbene gli approcci ormonali siano stati oggetto di studi incoraggianti, nessun contraccettivo ormonale è stato approvato per l'uso. I ricercatori coordinati da Martin Matzuk si sono invece concentrati su un obbiettivo non ormonale, la proteina STK33: ricerche precedenti hanno dimostrato che mutazioni di questa proteina, sia nei topi che negli uomini, provocano infertilità a causa di difetti negli spermatozoi. Per identificare molecole in grado di inibire STK33, gli autori dello studio hanno setacciato una vasta banca dati contenente miliardi di sequenze genetiche e hanno poi usato le informazioni ottenute per progettare una molecola ad hoc. Tra i candidati più promettenti è emerso il composto CDD-2807, che imita gli effetti causati dalla proteina STK33 difettosa e si è dimostrata in grado di ridurre la fertilità nei topi testati. "Il nostro obiettivo nei prossimi anni è valutare ulteriormente questo inibitore della STK33 e altri composti simili nei primati - dice Matzuk - in modo da determinarne l'efficacia come contraccettivi maschili reversibili".

A.Rispoli--PV