Pallade Veneta - La ricerca italiana punta sui veicoli spaziali riutilizzabili

La ricerca italiana punta sui veicoli spaziali riutilizzabili


La ricerca italiana punta sui veicoli spaziali riutilizzabili
La ricerca italiana punta sui veicoli spaziali riutilizzabili

Con un progetto coordinato dal PoliMi e finanziato dall'Asi

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E' possibile sviluppare termostrutture leggere, rigide e resistenti per realizzare veicoli spaziali riutilizzabili che permettano di ridurre i costi di accesso allo spazio: lo dimostrano i risultati ottenuti in oltre tre anni di ricerca del progetto AM3aC2A (Approccio Multiscala per la Modellazione di Materiali CMC e UHTCMC per Componenti Riutilizzabili per l'Aerospazio), coordinato dal Politecnico di Milano e finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana. Il progetto ha definito metodi sperimentali e numerici per lo sviluppo di termostrutture in compositi ceramici (fibra di carbonio in matrice ceramica) in grado di resistere a elevate temperature (fino a duemila gradi), cioè nelle condizioni tipiche del rientro da missioni spaziali, del volo ipersonico e degli apparati propulsivi. I materiali analizzati consentono di realizzare strutture leggere, di grande rigidezza, con caratteristiche di tolleranza al danno estremamente superiori a quelli delle comuni ceramiche. Il progetto AM3aC2A ha caratterizzato, modellato e testato numerosi provini ed elementi strutturali presso i laboratori del Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali (Cira) e dell'Università Federico II di Napoli. Attraverso un'intensa campagna di prove sperimentali, ha permesso di migliorare la comprensione dei meccanismi di danno e rottura che possono pregiudicare l'integrità delle strutture, mettendo a punto gli strumenti per prevederli attraverso modelli digitali che consentono di eseguire prove virtuali in condizioni equivalenti a quelle operative. Grazie a tali strumenti, le strutture potranno essere progettate per garantirne la sicurezza anche in presenza di danni originati dagli sforzi di origine termica e meccanica nelle fasi più critiche delle missioni come il rientro in atmosfera. Il progetto AM3aC2A è stato finanziato dall'Asi ed è congiunto tra Politecnico di Milano, Cira, Istituto di Scienza Tecnologia e Sostenibilità per lo sviluppo dei Materiali Ceramici del Cnr e da Petroceramics S.p.A..

H.Ercolani--PV