Pallade Veneta - Lincei, sforzo globale per ridurre il livello di CO2

Lincei, sforzo globale per ridurre il livello di CO2


Lincei, sforzo globale per ridurre il livello di CO2
Lincei, sforzo globale per ridurre il livello di CO2

Il presidente Antonelli: 'Decisiva la voce dei Paesi emergenti'

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E' necessario un grande sforzo internazionale per ridurre i livelli di CO2: lo ha detto il presidente dell'Accademia dei Lincei, Roberto Antonelli, in apertura del convegno sull'Energia organizzato dalla commissione Ricerca e dal consiglio di presidenza dell'accademia e il primo di una serie sul tema 'L'umanità del futuro'. "Siamo ben consapevoli che la riduzione dell'aumento della CO2 nell'atmosfera può avere successo solo se basata su iniziative di respiro internazionale", ha detto il presidente dei Lincei inaugurando il convegno, in programma fino a domani. "La transizione ecologica è un problema globale, di conseguenza - ha aggiunto - i Paesi emergenti sono fondamentali: si prevede che l'88% della crescita della domanda di elettricità tra il 2019 e il 2040 provenga da loro. La loro voce è importante così come quella dei Paesi in via di sviluppo". Per Antonelli "la realtà del riscaldamento globale e l'urgenza di avviare una transizione energetica non sono più messe in discussione dalla scienza" e tra le "conseguenze dell'inazione" ha citato "le più catastrofiche come l'innalzamento del livello dei mari" e quelle "ugualmente gravi, anche se meno appariscenti, come il deterioramento degli ecosistemi", ricordate in apertura del convegno sulla base di proiezioni relative a diversi scenari climatici. In generale, ha rilevato il presidente dei Lincei, "gli sviluppi scientifici e culturali iniziati a partire dalla metà nel secolo scorso sono destinati a incidere radicalmente sul modo di essere dell'umanità, sul suo rapporto con il pianeta, sulla sua autoconsapevolezza" al punto, ha proseguito, che sta diventando difficile immaginare come l'umanità possa sopravvivere nei prossimi secoli, se non fosse per la nostra fiducia nella possibilità di un uso razionale della scienza, a questi modi e ritmi di sviluppo e alle crisi ricorrenti, di varia natura: emergenze climatiche, guerre, aumento delle disuguaglianze, stress economico-sociali". Proprio queste considerazioni, ha rilevato, "hanno portato l'Accademia a proporre un tema conduttore generale, , entro il quale articolare nel tempo una serie di iniziative su temi specifici, scientifici, culturali e sociali, che riguardano il progresso e il futuro dell'uomo".

D.Vanacore--PV