Nel cervello i neuroni che codificano le esperienze nel tempo
Utili per lo sviluppo di neuroprotesi e l'IA
Scoperti nel cervello umano i neuroni che codificano le esperienze nel tempo: il risultato, che potrà essere molto utile per le ricerche sull'intelligenza artificiale e lo sviluppo di neuroprotesi con cui rafforzare memoria e funzioni cognitive, è pubblicato su Nature da un gruppo di ricerca guidato dall'Università della California a Los Angeles dove lavora anche il bioingegnere italiano Davide Ciliberti, tra gli autori dello studio. "Riconoscere dei modelli a partire dalle esperienze vissute nel tempo è fondamentale per il cervello umano per formare la memoria, prevedere potenziali risultati futuri e guidare i comportamenti - afferma il neurochirurgo Itzhak Fried che ha coordinato lo studio - ma il modo in cui questo processo avviene nel cervello a livello cellulare era rimasto sconosciuto, almeno fino ad ora". I ricercatori sono riusciti a scoprirlo monitorando l'attività cerebrale di 17 pazienti epilettici a cui erano stati precedentemente impiantati elettrodi nel cervello per il trattamento clinico della loro malattia. Nello specifico, è stata registrata l'attività di singoli neuroni mentre i partecipanti erano impegnati in diversi compiti, come riconoscere delle immagini di luoghi, persone, cose e animali e degli schemi ripetuti. Dai risultati è emerso che alcuni neuroni dell'ippocampo e della corteccia entorinale si attivano in un modo che rispecchia l'ordine e la struttura dell'esperienza fatta da una persona. Il cervello conserva questi schemi di attivazione unici dopo la conclusione dell'esperienza, e può riprodurli rapidamente quando è a riposo. Inoltre, il cervello è anche in grado di utilizzare questi schemi appresi per prepararsi a stimoli futuri dopo quell'esperienza. Queste scoperte forniscono la prima prova empirica di come specifiche cellule cerebrali integrino le informazioni relative al 'cosa' e al 'quando' per estrarre e conservare rappresentazioni di esperienze nel tempo.
U.Paccione--PV