Pallade Veneta - Con Non Dirmi che Ho Paura l'Italia va al Tribeca Film Festival

Con Non Dirmi che Ho Paura l'Italia va al Tribeca Film Festival


Con Non Dirmi che Ho Paura l'Italia va al Tribeca Film Festival
Con Non Dirmi che Ho Paura l'Italia va al Tribeca Film Festival

il film di Yasemin Şamdereli tra i migliori internazionali

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C'e' anche un po' d'Italia nel cartellone del Tribeca Film Festival di New York. Non dirmi Che Hai Paura (Samia), il secondo lungometraggio cinematografico diretto da Yasemin Şamdereli in collaborazione con Deka Mohamed Osman, sara' presentato nella sezione International Narrative Competition. La kermesse fondata da Robert De Niro per ridare slancio a Downtown dopo le stragi dell'11 settembre è in programma dal 5 al 16 giugno 2024. Samia avra' due proiezioni, il 9 e il 12 giugno allo storico cinema Angelika a Greenwich Village e poi all'Amc della 19esima Strada. Tratto dall'omonimo bestseller internazionale di Giuseppe Catozzella (edito in Italia da Feltrinelli), il film è prodotto da Indyca con Rai Cinema, Neue Bioskop Film, Tarantula, Bim Produzione, in coproduzione con Momento Film, Voo, Be tv e Shelter Prod, Film I Väst, in collaborazione con The Piranesi Experience e Cinepost. E' stato realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura MiC, con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia, Film Commission Torino Piemonte, Eurimage - Council of Europe e Europa Creativa Programma Media. La storia di Samia e' quella di giovane donna che sfida un regime brutale e lotta per la sua libertà e per il suo futuro. Samia nasce Mogadiscio durante una terribile guerra civile e a 9 anni scopre che puo' correre più veloce di tutti gli altri. Con l'aiuto dell'amico Ali, trasforma il talento in un sogno: rappresentare la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2008. Samia arriva ultima nei 200m femminili, ma il mondo intero fa tifo per lei in un momento davvero magico. Quando pero' torna in Somalia, diventa bersaglio delle rappresaglie dei governanti islamici del Paese perché ha corso senza velo, un peccato mortale imperdonabile. Rischiando la vita, la ragazza decide cosi' di intraprendere il viaggio per raggiungere l'Europa.

Z.Ottaviano--PV