Pallade Veneta - Allevi, 'basta lacrime, ogni giorno è un dono'

Allevi, 'basta lacrime, ogni giorno è un dono'


Allevi, 'basta lacrime, ogni giorno è un dono'
Allevi, 'basta lacrime, ogni giorno è un dono'

Il musicista 'emozionatissimo' suona nella 'sua Ascoli'

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Una serata fresca e una piazza del Popolo sold out hanno accolto ieri sera ad Ascoli Piceno il ritorno di Giovanni Allevi, in concerto nella sua città natale, uno degli ultimi appuntamenti del suo tour. "Sentite freddo?" ha chiesto Allevi al pubblico che gli tributato un'ondata di applausi affettuosi appena è salito sul palco. "Scaldaci tu, dai" la risposta di alcuni spettatori. "Sono emozionatissimo" ha aggiunto il musicista, ringraziando per poi passare al primo brando: "Quando sono agitato ho difficoltà a respirare, spero che questo pezzo mi aiuti a calmarmi, si intitola 'Aria'". Vari i riferimenti, nel corso della serata, alla malattia che lo ha tenuto lontano dalle scene per un paio di anni. A metà concerto ha detto che aveva mal di schiena e, scusandosi con il pubblico, si è alzato e ha fatto degli esercizi di stretching. "Soffro di neuropatie dovute a farmaci antidolorifici molto potenti - ha spiegato -, non potendo contare sul mio corpo suonerò con tutta l'anima". E poi un altro brano 'No more tears': "Non più lacrime, succede nella vita di attraversare momenti di difficoltà e di versare delle lacrime, però una volta asciugata l'ultima lacrima bisogna ricominciare a guardare alla vita e al futuro con fiducia. Ho cercato con questo brano di raccontare questa dinamica interiore, c'è drammaticità, ma ci sono anche la forza, la grinta, e la voglia di non darla vinta al destino avverso". Tanti anche i ricordi legati ad Ascoli Piceno: Allevi ha citato don Mauro Bartolini, parroco nel quartiere di Monticelli, "l'unico amico che avevo a 20 anni, mentre mi confessava scoprimmo la comune passione per la filosofia. All'epoca non credevo al trascendente, ma dopo la sua morte in un incidente stradale ho cominciato a crederci e ora sono convinto che da lassù segua i miei passi". E poi i ringraziamenti alla sua prima insegnante ascolana Annalisa Bucci e ai genitori Nazzareno e Fiorella, seduti in prima fila. Infine un pensiero per il futuro: "Dopo gli errori commessi nel passato è bello vivere intensamente il presente, oggi io vivo ogni giorno come un dono, ogni alba è una promessa e ogni tramonto è un arrivederci", ha osservato prima di eseguire 'Tomorrow'.

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Z.Ottaviano--PV