Ciak per il film Il Nibbio, Santamaria è Nicola Calipari
Nel cast Sonia Bergamasco e Anna Ferzetti, dirige Tonda
Sono iniziate le riprese de Il Nibbio (titolo provvisorio), lungometraggio dedicato a Nicola Calipari, alto dirigente del Sismi ucciso mentre scortava la giornalista del manifesto Giuliana Sgrena, appena liberata da un sequestro a Baghdad. Il film è interpretato da Claudio Santamaria (David di Donatello per Lo Chiamavano Jeeg Robot) nel ruolo di Calipari, Sonia Bergamasco (Nastro d'Argento per La meglio gioventù) nei panni di Giuliana Sgrena e da Anna Ferzetti (Le Fate ignoranti, Call My Agent, 3/19, I peggiori giorni) nel ruolo di Rosa Calipari. Alla sua seconda regia per il cinema Alessandro Tonda (Subburaeterna, Summertime), che ha debuttato nel 2020 con The Shift, presentato in concorso nella sezione internazionale della 15/a Festa del Cinema di Roma. Il film nasce dalla volontà di ricordare Calipari nel ventesimo anniversario della scomparsa, che cadrà nel 2025. Il Nibbio è una coproduzione Notorious Pictures con Rai Cinema e Tarantula, in collaborazione con Netflix e Alkon Communications ed il supporto del fondo regionale Wallimages, con la speciale collaborazione della presidenza del Consiglio dei ministri, con il supporto dell'Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (Aise), di Polizia di Stato, Prefettura di Roma, ministero degli Esteri, ambasciata italiana in Marocco e con MedOr Leonardo Foundation come partner culturale. Il film è sostenuto anche dal Centre Cinematographique Marocain e dall'ambasciata del Regno del Marocco in Italia. Le riprese si svolgeranno a Roma e in Marocco per 7 settimane. Il film racconterà i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005, quando morì Calipari, con l'obiettivo di valorizzare il suo ruolo cruciale di alto dirigente dell'Agenzia di Informazione e Sicurezza Esterna (all'epoca dei fatti Sismi) delle operazioni in Iraq nei primi anni Duemila, comprendere come operano i servizi segreti italiani per salvaguardare la vita umana, per mantenere la pace, e scoprire al contempo la dimensione privata di Calipari, uomo, marito e padre. Da un soggetto di Davide Cosco, Sandro Petraglia e Lorenzo Bagnatori, la sceneggiatura è stata affidata a Sandro Petraglia, vincitore di cinque David di Donatello (tra i suoi lavori più noti Bianca, Il portaborse, Il Ladro di Bambini, La meglio gioventù, L'ombra di Caravaggio, Suburra), un autore che da sempre volge una particolare attenzione al racconto del reale e della storia italiana.
J.Lubrano--PV