La Treccia è il sottile filo che unisce Smita, Giulia e Sarah
In sala il film tratto dal bestseller di Laetitia Colombani
C'è un sottile filo rosso che lega tre donne che più diverse non potrebbero essere anche per cultura ed estrazione sociale nel film La Treccia, dall'omonimo bestseller di Laetitia Colombani, che firma anche il lungometraggio, in sala dal 20 giugno con Indigo. Intanto in India c'è Smita (Mia Maelzer), un''intoccabile', vale a dire il grado più basso delle caste, una donna che sogna di migliorare la sua vita come quella della giovane figlia. Così Smita prende una decisione importante e coraggiosa: lasciare tutto e andare verso sud, alla ricerca di una sorte migliore. Prima di farlo però sacrifica al tempio i suoi capelli e quelli di sua figlia in modo che gli dei siano favorevoli al cambiamento. In Italia, esattamente in Puglia, invece troviamo Giulia (Fotinì Peluso) che lavora nel laboratorio a conduzione familiare che realizza parrucche riutilizzando la 'cascatura', tradizione siciliana di conservare i capelli tagliati o caduti spontaneamente. Ora, in seguito a un grave incidente in cui suo padre è coinvolto, Giulia scopre che l'azienda di famiglia è sul lastrico a un passo dal fallimento e che anche la casa di famiglia è ipotecata. Nel frattempo però si invaghisce di un ragazzo, Sik, che sarà capace di aiutarla. Infine in Canada troviamo Sarah (Kim Raver), avvocata di successo con tre figli. Quando sta per essere promossa alla direzione dello studio, scopre di avere un tumore al seno. All'inizio cerca di nasconderlo, ma poi la competizione dello studio legale renderà impossibile questo mistero. Queste tre donne, legate senza saperlo, si ribelleranno tutte al loro destino decidendo di lottare fino alla fine. Nel cast di La treccia, una coproduzione Italia-Francia, anche: Sajda Pathan, Nehpal Gautam, Mara Spinelli e Cecilia Zingaro.
U.Paccione--PV