Busoni 100: tributo all'anticipatore delle avanguardie
Eventi e concerti a Empoli a un secolo dalla morte del musicista
(di Luciano Fioramonti) ''Busoni è stato sicuramente uno dei più grandi pianisti della storia e un anticipatore delle avanguardie del primo novecento. Il primo probabilmente a capire che il linguaggio tardo romantico andava esaurendosi e che c' era bisogno di sondare strade, fare breccia e aprire altri sentieri per la ricerca di nuove forme espressive''. Lorenzo Ancillotti, direttore del Centro Studi Ferruccio Busoni di Empoli, riassume così il valore del grande musicista parlando degli eventi messi in campo nella città toscana nel 2024 per celebrarlo nel centenario della morte. ''E' stato un pianista di rilievo assoluto ma anche intellettuale - dice all' ANSA - Il suo merito più importante è stato quello di mettersi sempre in ascolto del proprio tempo e dei tanti luoghi che ha visitato e in cui ha vissuto. Una figura alla costante ricerca di un linguaggio lontano dal già sentito e conosciuto''. Il Centro Studi, che ha sede nella casa natale del musicista, ha dato il via al programma di omaggi 'Busoni 100' dallo scorso gennaio ad aprile con 12 concerti del repertorio classico e contemporaneo che hanno visto la partecipazione di nomi illustri del pianismo internazionale, da Arsenii Mun, vincitore del concorso Busoni di Bolzano nel 2023, ad Angela Hewitt. L' estate promette tre appuntamenti di spicco. Il 5 luglio, sul sagrato della Collegiata in piazza Farinata degli Uberti, verrà eseguita Turandot di Busoni, in forma semiscenica con luci e costumi particolari. Sarà l' occasione per presentare alla città l' Orchestra Ferruccio Busoni, formazione stabile composta da 60 musicisti tra professori d' orchestra della Toscana e giovani talenti locali, che si esibisce per la prima volta proprio con quest' opera. Il 19 luglio un altro debutto importante riguarderà la European Youth Orchestra Ferruccio Busoni, costituita dopo la pubblicazione di un bando inviato a tutti i conservatori d' Europa. I 68 ragazzi prescelti saranno ospitati per una settimana e lavoreranno in orchestra insieme per eseguire la Berceuse élégiaque del compositore e i tre brani finalisti della seconda edizione del concorso internazionale di composizione Ferruccio Busoni alla quale hanno risposto 90 autori da tutto il mondo. Il 26 luglio sarà la volta di Turandot di Giacomo Puccini proprio per mettere a confronto le opere sullo stesso soggetto dei due compositori toscani della stessa epoca. L' esecuzione sarà affidata all' Orchestra Sinfonica Città di Grosseto, coinvolta nella coproduzione, dove due giorni dopo si svolgerà la replica. Ferruccio Busoni, nato a Empoli nel 1866, trascorse l' infanzia a Trieste e si avvicinò alla musica grazie alla madre Anna, pianista, e al padre Ferdinando, clarinettista. Vienna, Graz, Lipsia, Helsinki furono le città dove perfezionò gli sstudi e svolse l' attività didattica. Dopo Mosca e Boston si stabilì a Berlino, dove morì il 27 luglio 2024. ''E' stato un grande nomade della musica - osserva il direttore del Centro Studi - soprattutto per la sua attività di pianista. Lo possiamo considerare il primo concertista di pianoforte intercontinentale, in un tempo in cui in Europa e oltreoceano si poteva viaggiare meglio, e nell' attività di pianista ha inserito quasi a titolo personale di studio l' esperienza di compositore e di didatta''. L' idea del cosmopolitismo del musicista sarà anche il tema portante del convegno internazionale che in ottobre riunirà ad Empoli esperti e dottorandi. ''Busoni rappresenta un nuovo modello per i musicisti - conclude Ancillotti -. Il suo approccio con la musica sfocia in risultati inaspettati, a volte più gradevoli all' orecchio a volte meno, innovativi o più tradizionali ma sempre frutto di una ricerca incessante''. Fu il primo a muovere i passi per la definizione di un nuovo linguaggio anticipando Stravinskj, Schoenberg e tanti nomi che sarebbero diventati famosi nella storia della musica occidntale. Le celebrazioni vogliono dunque mettere al centro della scena il grande pianista ma anche ''l' intellettuale, che aveva rapporti con gli uomini e le donne più eminenti del proprio tempo. Nella sua agenda c' erano Edgar Alla Poe, Umberto Boccioni, Arnold Schoenberg, Camille Saint-Saens. Era una figura trasversale conosciuta da tutto il mondo culturale dell' epoca''.
A.Saggese--PV