Pallade Veneta - 'Se non entro, scavalco', il regista Calvagna si racconta

'Se non entro, scavalco', il regista Calvagna si racconta


'Se non entro, scavalco', il regista Calvagna si racconta
'Se non entro, scavalco', il regista Calvagna si racconta

Autobiografia dell'outsider del cinema

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STEFANO CALVAGNA, SE NON ENTRO, SCAVALCO (CASTELVECCHI, PP. 206, 17,50 euro). Outsider del cinema, indipendente e poco classificabile, il regista Stefano Calvagna si racconta in un'autobiografia, Se non entro, scavalco (Ed. Castelvecchi). Ribelle e provocatorio, ha realizzato film fuori dalle convenzioni, incentrati su personaggi criminali e disadattati, rapinatori, buttafuori, prostitute e pugili, con l'intento di portare sul grande schermo la vita cruda e la verità celata. Se non entro, scavalco è un mémoire che non solo ci conduce nel suo cinema, ma traccia anche i contorni delle sfide di una vita complessa e mai ordinaria. Da quando, ragazzino di umili origini, giocava a fare film alle esperienze turbolente come ultras nei Viking Lazio, fino al colpo di pistola sparato in un agguato che segnerà la sua esistenza, Calvagna ha vissuto avventure e affrontato ostacoli, fra alti picchi e brusche cadute. Con uno stile diretto, dissacrante e spesso divertente, accompagna lungo i sentieri di amori e storie, rabbia e passioni, rivelando con autenticità il passato dell'uomo che ha sempre vissuto ai margini, ma che ha portato una visione e un linguaggio nuovi nel mondo del cinema italiano. Tra i suoi film, tutti rigorosamente low-budget (o love-budget, come ama dire lui), ci sono Senza paura (1999), Il lupo (2007), Non escludo il ritorno (2014) su Franco Califano, Si vis pacem para bellum (2016), Baby-gang (2019). Oggi vive tra Londra (dove ha aperto una pasticceria e un ristorante italiani) e Roma, dove girerà un nuovo film.

'Se non entro, scavalco', il regista Calvagna si racconta

B.Fortunato--PV