Le cento vite di Vittorio De Sica in mostra a Bologna
Il baule dei ricordi di famiglia al cinema Modernissimo
"Con i 151 ruoli interpretati, possiamo affermare che Vittorio De Sica è stato il primo attore (prima ancora di Alberto Sordi) a raccontare le tante sfaccettature dell'Italia che cambia": così il direttore della Cineteca di Bologna, Gianluca Farinelli, ha introdotto la mostra "Tutti De Sica" che si potrà visitare nella Galleria del Modernissimo a Bologna, da oggi al 12 gennaio prossimo, con immagini, foto uniche dentro e fuori dal set, oggetti di culto, documenti personali provenienti dagli archivi, "Il baule dei ricordi" che i figli Emi, Manuel e Christian hanno donato alla cineteca del capoluogo emiliano. "Un regalo di Natale che facciamo ai bolognesi - ha detto il sindaco, Matteo Lepore - allestita in uno spazio che non è solo di esposizione ma di approfondimento". Curata proprio da Farinelli, la mostra permette di entrare in casa De Sica a 50 anni dalla scomparsa, per rileggere la vita e l'arte di un grande innovatore: da un De Sica sedicenne impegnato in un piccolo ruolo in un film muto, via via fino a quel piccolo capolavoro che è Gli uomini che mascalzoni, dove mostra anche le sue notevoli qualità di cantante, un po' come facevano i grandi attori hollywoodiani, con Parlami d'amore Mariù. Il titolo della mostra vuole parafrasare Pirandello e il suo narrare con Uno e centomila le molteplicità individuali: le centomila vite, i suoi centomila personaggi, Tutti De Sica, appunto.
J.Lubrano--PV