Pallade Veneta - San Siro diventa Dance per la prima volta con Gabry Ponte

San Siro diventa Dance per la prima volta con Gabry Ponte


San Siro diventa Dance per la prima volta con Gabry Ponte
San Siro diventa Dance per la prima volta con Gabry Ponte

Show il 28 giugno 2025, 'inviterò Max Pezzali e gli Eiffel 65'

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Il Meazza si trasformerà per la prima volta in un club il prossimo 28 giugno 2025 con San Siro Dance, lo show del deejay e producer Gabry Ponte, che è il terzo artista italiano più ascoltato al mondo su Spotify. "Questo è un sogno - dice lui, incontrando i giornalisti nel suo studio milanese - Sarà la mia prima volta a San Siro. So che alcuni artisti lo fanno anche dopo pochi anni di carriera ma per un dj è una cosa inusuale". "Ho iniziato a fare il dj - racconta l'ex Eiffel 65 - a 20 anni. Allora mettevi dischi in un club con 200 persone, eri lontano dalle luci e al buio. Suonare in uno stadio o nei palazzetti come questa estate non esisteva neanche nei miei sogni più reconditi e questo mi ha riempito di gioia e l'atmosfera che c'era, con una grande famiglia che ballava, mi ha fatto pensare di provare a fare qualcosa di più grande e più bello e quindi ho avuto l'idea di questo concerto a San Siro". "Sono un sognatore ma con i piedi per terra, so - riflette il 51enne torinese - che è difficile riempire San Siro, soprattutto per un dj, in Italia, all'estero i miei colleghi come Tiesto o Martin Garrix fanno queste cose da anni, ma la nostra club culture è diversa da quella di altri paesi europei come l'Olanda. Per questo da noi non era ancora stato fatto qualcosa come lo stadio". Per l'occasione, il producer inviterà sul palco i colleghi con cui ha collaborato negli anni, dagli ex colleghi Eiffel 65 a Max Pezzali, che a sua volta anni fa gli aveva chiesto di aprire gli show di San Siro, poi annullati per il Covid, fino agli internazionali Steve Aoki e Sean Paul. Con quest'ultimo e Natti Natasha, Ponte ha appena pubblicato 'Born To Love Ya'. "Ogni giorno mi sveglio e inizio a far musica, pubblico un disco ogni due settimane, non so se sia giusto, ma oggi la musica da club ha vita breve e io - conclude - ho la necessità di far sentire ciò che faccio".

L.Barone--PV