Simona Molinari, il mio viaggio da Mercedes Sosa al Tenco
Targa Miglior Album di Interprete con 'Hasta Siempre Mercedes'
(di Carlo Mandelli) "Le canzoni di Mercedes Sosa mi hanno risvegliato dal disincanto e dal pensare che non c'è speranza per l'umanità". Simona Molinari canta Mercedes Sosa e vince la Targa Tenco per il Miglior Album di Interprete al Premio Tenco 2024. Il progetto con il quale l'artista ha convinto i giurati del premio dedicato alla canzone d'autore, s'intitola 'Hasta Siempre Mercedes', omaggio a una delle artiste più influenti e simboliche di tutta l'America Latina. "Ogni volta che si riceve un riconoscimento al Premio Tenco - ha commentato Simona Molinari - è diversa dalla precedente, perché il progetto cambia e soprattutto perché io sono sempre diversa. Cambio puntualmente più o meno ogni due anni. 'Hasta Siempre Mercedes'' nasce da uno spettacolo di teatro canzone, nel quale inizialmente c'era la solo la figura di Maradona. Ho chiesto a Cosimo Damiano Damato (autore e protagonista dello spettacolo insieme a Simona) di inserire la figura di Mercedes". Un una nuova avventura arrivata nel momento giusto e che ha portato Simona Molinari verso territori inesplorati, cambiandone anche un po' la strada artistica. "Cercavo qualcosa che desse un senso nuovo al mio cantare - ha spiegato l'interprete di 'Todo cambia', 'Gracias a la vida' e ' Solo le pido a Dios' - e grazie allo spettacolo ho approfondito la vita di Mercedes, poi le sue canzoni e le sue parole". "Me ne sono innamorata perché - ha detto ancora Simona Molinari - quelle canzoni hanno risvegliato in me delle corde che si erano assopite. Questo grazie anche a i temi che cantava, dalla lotta al disincanto e un ritorno all'umanità, le cose primarie da custodire, a cominciare dalla libertà personale". Un canto, quello di Mercedes Sosa e per interpretazione quello di Simona Molinari, contro l'indifferenza nei confronti del dolore, del futuro e del mostro della guerra, ieri come oggi. "Oggi - ha commentato Molinari - il ruolo dell'interprete secondo me è quello di smettere di cantare e ricominciare a raccontare, in modo che la musica diventi un'accompagnamento, una vibrazione che trasporta un messaggio. Mi piace pensare a me e ai miei musicisti come corde di uno strumento, con una cassa di risonanza. Quando vibriamo noi, potremmo riuscire a risvegliare le corde di qualcuno come a ha fatto Mercedes con me".
S.Urciuoli--PV