Il Festival Gender Bender torna a Bologna dal 31 ottobre
Danza, cinema e incontri su temi legati ai corpi e ai generi
Una manifestazione che ha insegnato a fare cultura di qualità continuando anche in un momento come quello attuale definito di "abisso", fra guerre e catastrofi: è il Festival Gender Bender che torna a Bologna dal 31 ottobre al 9 novembre con la ventiduesima edizione. Come di consueto, il festival ospita opere, artisti e artiste da tutto il mondo per esplorare gli immaginari legati ai corpi e ai generi. Sostenuto da Cassero LGBTQIA+, "Gender Bender - hanno spiegato i direttori artistici Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli - ha una vocazione multidisciplinare attraverso i linguaggi della danza, del cinema, letteratura e arti visive: accende prospettive originali e le mette a confronto, per aprire un dialogo inedito sui generi, i corpi e i desideri basandosi sulla bellezza che porta sempre con sé un pensiero di speranza". La sezione dedicata alla danza presenta alcuni spettacoli in prima nazionale, in particolare con un focus sulla giovane coreografia tedesca. Dalla Germania arrivano infatti tre artisti: James Batchelor, Margarida Alfeirão e Moritz Ostruschnjak. La compagnia italiana Dewey Dell inaugura il festival (26 e 27 ottobre) con l'esito performativo del progetto Cauma Meridie, una reinterpretazione del Fauno e della figura mitologica del dio Pan. Nella sezione cinema, in primo piano lo sguardo sul conflitto in Medio Oriente con From Ground Zero, film collettivo palestinese selezionato per la corsa all'Oscar (4/11) progettato da Rashid Masharawi per tracciare la memoria dell'occupazione palestinese tramite 22 cortometraggi girati a Gaza. Si colloca nelle zone del conflitto anche un altro film di Yolande Zauberman, La belle de Gaza, nel quale si narra il viaggio a piedi da Gaza a Tel Aviv di una donna trans di cui non si conosce l'identità (7/11). In cartellone anche Les femmes au balcon (fuori concorso a Cannes), diario onirico dell'attrice e regista Noémie Merlant, nato sull'onda del movimento #metoo. La sezione Incontri propone, tra i numerosi appuntamenti, Walter Siti che presenta il suo nuovo libro C'era una volta il corpo, in cui si interroga sul rapporto tra corpo umano e artificialità nell'epoca di un'accelerazione tecnologica senza precedenti. Tommaso Giartosio porta a Gender Bender il suo Autobiogrammatica, finalista al Premio Strega 2024, mentre Claudio Rossi Marcelli porta la conferenza spettacolo Barbie siamo noi
B.Fortunato--PV